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Il palazzo della memoria di Matteo Ricci

[The Memory Palace of Matteo Ricci], traduzione di Flavia Pesetti


Milano, Il Saggiatore, 1987, La cultura, 52
cm 21.5x14, pp. 347-(5), cartine nel testo, cartonato, sovracoperta illustrata
Prima edizione italiana. Ottima copia >>>

€ 30
Sommario

Ringraziamenti  p. 7
I. La costruzione del Palazzo  13
II. La prima immagine: i guerrieri  39
III. Il primo disegno: l'apostolo tra le acque 75 
IV. La seconda immagine: gli huihui  111
V. Il secondo disegno: la strada per Emmaus  147
VI. La terza immagine: frutto e raccolto  181
VII. Il terzo disegno: l'uomo di Sodoma  221
VIII. La quarta immagine: il quarto disegno  253 
IX. Dentro il Palazzo  285

Note  289
Cronologia  331
Bibliografia  335


Costruire un Palazzo della memoria significa architettare un sistema mnemonico in grado di custodire e organizzare gli infiniti concetti che costituiscono l'insieme delle conoscenze umane. In molti ci si erano già provati dall'Antichità al Medioevo fino al Rinascimento - e anche con successo. Quello escogitato da Matteo Ricci è però del tutto peculiare: si tratta di un ingegnoso espediente per «tradurre» il Vangelo in termini comprensibili alla civiltà cinese.
Esperto e raffinato sinologo, Spence pone al centro di queste pagine affascinanti la leggendaria figura del gesuita italiano fondatore delle missioni cattoliche in Cina nella seconda metà del Cinquecento, e in particolare analizza il suo celebre Trattato sulle arti della memoria
L'opera non si limita a rievocare gli episodi avventurosi dei viaggi di Ricci in India e nel Celeste Impero, ma delinea un affresco di storia globale — intellettuale, sociale, militare, commerciale e religiosa - nel quale trova espressione l'inedito incontro fra l'Europa della Controriforma e la Cina della dinastia Ming.

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